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Il Re Carlo Alberto, dopo la sconfitta subita sotto le mura di Milano, inviò all'esercito un proclama che si concludeva con queste parole: "La causa dell'indipendenza italiana, che abbiamo preso a sostenere, è nobilissima e santa sovra tutte le altre. Essa fu il sospiro dei passati secoli e testé ancora il voto delle popolazioni si pronunziava per noi, libero, aperto, unanime. Passeranno i giorni dell'avversa fortuna e il diritto trionferà della forza brutale. Che niuno disperi! Che tutti adempiano il proprio dovere". Per l'Italia, anche se le sue forze furono sconfitte, fu uno dei momenti più importanti del processo risorgimentale. Mentre molte città d'Europa si ribellavano per ottenere riforme sociali o per chiedere la concessione di carte costituzionali, nella penisola italiana le lotte del popolo si saldarono alla battaglia patriottica volta a ottenere l'indipendenza e l'unità del Paese.